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Fluoroprofilassi: fluoro ai bambini si o no?

Fluoroprofilassi: fluoro ai bambini si o no?

Le posizioni degli esperti in materia spesso sono discordanti e nessuno al momento è in grado di dare risposte definitive ed assolute. Abbiamo scelto le 5 domande più frequenti che ci vengono rivolte sull’argomento fluoroprofilassi e le risposte fornite non potranno forse essere le più esaurienti, ma, visto l’argomento spinoso e controverso, ci sono sembrate le più sensate ed equilibrate.

Cos’è la Fluoroprofilassi?

E’ la somministrazione di fluoro nella prevenzione della carie. 1° prova indiscutibile. E’ noto che una carenza di fluoro nella prima infanzia aumenta il rischio di carie.

Da quando si deve cominciare la Fluoroprofilassi?

La massima attività carioprotettiva del fluoro somministrato per via sistemica (con compresse o gocce ) viene svolta quando lo si assume durante il periodo di formazione dello smalto. In sostanza quando inizia a formarsi la struttura del dente prima della sua eruzione.
Il fluoro somministrato in seguito, captato dallo smalto o dalla placca del dente formato, ha un effetto “cariostatico”decisamente inferiore (all’incirca di un terzo). Sembra però che in questa fase la somministrazione topica (locale) con dentifrici e/o collutori specifici sia l’unica realmente efficace.

Quindi devo cominciare in gravidanza, ma da che periodo ?

E’ necessario fare una premessa importante .
La quantità di fluoro assunta con gli alimenti (es. pesce azzurro, frutti di mare, the, patate, spinaci, cereali) non riesce spesso a raggiungere il fabbisogno totale (1mg/die) a meno che non si possa disporre nella propria rete idrica o si beva acqua minerale con un contenuto di fluoro superiore a 0,7 mg/l ( e le acque minerali con questa caratteristica non sono tante).
Quindi, per prima cosa, bisogna informarsi su che tipo di acqua si beve regolarmente e quale è la percentuale di fluoro contenuta.

Ho sentito parlare di Fluorosi dentale. Cos’è e che cosa si rischia?

L’eccessiva supplentazione di fluoro nell’infanzia porta ad un’anomalia del contenuto dei sali minerali nei denti. E’ spesso dovuta ad un’ingestione cumulativa di fluoro durante la formazione dello smalto. Si parla in questo caso di fluorosi. Un eccesso di fluoro provoca macchie e/o striature biancastre sui denti e aumenta la porosità dello smalto. Nelle fluorosi moderate o severe le macchie tendono a divenire più scure e lo smalto può presentare addirittura dei solchi.
La maggior parte delle fluorosi, spesso in bambini fino a 8 anni, è però di grado molto lieve o lieve. Ma è tuttavia, seppur non grave e rara, una condizione irreversibileE’ soprattutto un danno estetico che andrà in futuro corretto, per riportare i denti al loro originale colore. Inoltre la tossicità del fluoro in eccesso pare non aiuti le cellule dentali nel loro naturale accrescimento.

L’igiene orale nei bambini e le corrette abitudini alimentari non bastano a prevenire la carie?

Tenendo conto che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ritiene efficace una supplementazione con fluoro nella prevenzione della carie unita all’altrettanto valida ed indispensabile pratica della igiene orale già dall’infanzia, possiamo concludere che:
se si vive in una zona dove la concentrazione di fluoro nell’acqua potabile e le eventuali fonti aggiuntive di questo elemento sono modeste, una fluoroprofilassi, alle dosi raccomandate, esplica la sua funzione cario protettiva senza arrecare nessun danno.
Se sono limitati i fattori di rischio carie (alimentazione appropriata, igiene orale scrupolosa, minima predisposizione in famiglia a fenomeni cariosi) e se la zona in cui si vive ha un’acqua con percentuali di fluoro tra i 0,70mg/l e 1mg/l la fluoroprofilassi può ritenersi assolutamente non necessaria.

Il fluoro viene normalmente assimilato in piccole quantità dall’uomo attraverso i vegetali, acqua e anche in modo accidentale attraverso additivi alimentari, pesticidi, insetticidi. Nell’organismo si deposita in particolare nello scheletro e nei denti dove gioca un ruolo importante nello sviluppo e nella protezione della normale struttura morfologica e chimica del dente.

L’attività del fluoro nell’aiutare a prevenire la carie si svolge grazie ad una duplice azione :

  • effetto sulla solubilità dei cristalli dello smalto dentario (gli ioni fluoro sostituiscono gli ioni idrogeno formando una sostanza, la fluoroapatite, molto piu’ solida e resistente della idrossiapatite)
  • effetto antienzimatico (con inibizione della glicolisi batterica) che agisce come antifermentativo
    Cioè il fluoro aiuta lo smalto a resistere meglio agli attacchi della placca batterica.

Quantitativo di fluoro nelle acque minerali

bere acqua

Vogliamo aggiungere, visto che la tabella è incompleta, che le acque minerali con contenuto di fluoro (tra 0,3 ed 0,7 mg/l) sono:

  • Ferrarelle
  • Boario
  • Pracastello
  • Levico
  • San Pellegrino

Le acque minerali con concentrazioni di fluoro (superiore a 0,7mg/l) sono:

  • Uliveto
  • San Paolo
  • Acqua di Lepe

Perciò attenzione: nei casi in cui si beva un acqua ricca di fluoro ( da 0,70mg/l a 1mg/l), non è necessaria nessuna integrazione con pastiglie o gocce.
In caso contrario, il vostro Ginecologo e/o Pediatra dopo una attenta anamnesi, atta a verificare le vostre abitudini alimentari, saprà consigliare ad ognuno il dosaggio per una sicura e corretta fluoroprofilassi.

Contenuto di fluoro negli alimenti

Il fluoro è reperibile in diversi alimenti come tè, carne , cereali , frutta e pesce. In particolare il pesce azzurro contiene alte quantità di fluoro, in media 1,60 mg per Kg di peso. Inoltre salmone, sardine e le uova sono particolarmente ricchi di fluoro.

Vi proponiamo una tabella con i mg. di fluoro presenti in 100 g. di alimento.

contenuto di calcio negli alimenti

Ma qual ‘è il fabbisogno medio di fluoro giornaliero? Occorre calcolare 0,05 mg al giorno per kg di peso del bambino. Quindi, ad esempio, se vostro figlio pesa 20 kg, dovrebbe assumere 1 mg di fluoro al giorno circa.

Iperdosaggio di fluoro

Un iperdosaggio di fluoro può causare un problema di fluorosi. Una raccomandazione: attenzione ai bambini piccoli che si lavano i denti con dentifrici fluorati. Tendono, anche involontariamente, ad ingerire il prodotto. L’assunzione di fluoro, se si hanno altre fonti aggiuntive, rischia di andare fuori controllo. I genitori, se possono, sorveglino!

Tossicità del fluoro

Le fluorosi di entità grave sono molto rare, sono vere proprie intossicazioni da composti fluorurati con alterazioni scheletriche che consistono in:

  • osteosclerosi (indurimento o addensamento anomalo dell’osso)
  • osteomalacia (mineralizzazione inadeguata delle ossa)

Osteosclerosi e osteomalacia associate vengono definite osteofluorosi.
Una cronica assunzione di composti fluorurati rende le ossa meno flessibili, perciò più soggette a fratture.
L’iperdosaggio di fluoro, accumulato in modo continuativo nel nostro organismo, è inoltre responsabile di disordini endocrini e immunitari.

Quando si leggono i molteplici articoli sul fluoro e fluorosi in internet ci si trova spesso in confusione .
Oggi si legge un lavoro scientifico che dice una cosa; domani ne si legge un altro che dice il contrario.
Non scoraggiatevi. E’ un vantaggio potere disporre di tante opinioni . Si può ragionare meglio con la propria testa. Si legge il più possibile e poi si traggono le conclusioni.

Riflettete sempre sul saggio concetto che nelle profilassi e nelle terapie mediche “… ciò che vale per gli altri potrebbe non valere per me.”
Noi vogliamo solo segnalarvi le poche prove indiscutibili di cui la medicina odontoiatrica dispone sull’argomento ” Fluoroprofilassi” e darvi qualche suggerimento.

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