Skip to main content
Implantologia a carico immediato

Implantologia a carico immediato

L’implantologia a carico immediato è una tecnica chirurgica odontoiatrica. Può essere utilizzata in pazienti senza denti oppure con denti malati da estrarre. In quest’ultimo caso gli impianti dentali vengono inseriti, nell’osso mascellare o mandibolare, immediatamente dopo l’estrazione del dente. In questo modo, l’impianto sostituisce subito la radice del dente estratto, consentendo di mettere in brevissimo tempo il nuovo dente artificiale. Questa tecnica è stata sviluppata per ridurre i tempi di attesa per il posizionamento dell’impianto e per accelerare il processo di guarigione.

Nel giro di 24 ore dall’intervento la consegna di un provvisorio in grado di ripristinare la funzionalità masticatoria e l’estetica del paziente.

L’Implantologia a carico immediato può essere anche utilizzata per trattare pazienti con poco osso, con denti irrecuperabili affetti da Parodontite Avanzata.

È un intervento che, se eseguito correttamente, è generalmente poco invasivo. I nuovi denti vengono avvitati direttamente sugli impianti inseriti. Possono essere rimossi esclusivamente dal dentista. Non è quindi una protesi mobile. È una tecnica che può essere utilizzata per riabilitare un intera arcata, un’arcata parziale oppure un singolo dente.


Contattaci per avere ulteriori informazioni e trovare una soluzione adatta alle tue esigenze

Indicazioni per il carico immediato

L’intervento si può eseguire se:

  • l’osso del paziente è sufficiente come quantità
  • l’osso è di qualità medio/buona
  • non vengono eseguite contemporaneamente tecniche di rigenerazione ossea complessa tipo Innesti ossei a blocco e Grande Rialzo del Seno Mascellare
  • una volta inseriti, gli impianti hanno una stabilità primaria sufficiente

Stabilità di un impianto come si misura?

La stabilità di un impianto al momento del posizionamento nell’osso viene detta “stabilità primaria”.

Il chirurgo, tramite una chiave dinamometrica o anche con strumenti particolari tipo Osstell, misura la stabilità dell’impianto in Newton centimetri (N-cm).

chiave dinamometrica per misurare la stabilità dell’impianto.
Rappresentata nell’immagine una chiave dinamometrica per misurare la stabilità dell’impianto.

Uno degli step più importanti è la 1° visita

Vediamo in che cosa consiste:

  • valutazione medica della situazione clinica del paziente tramite un apposito questionario
  • esecuzione di una panoramica dentale
  • controllo dei denti e dei tessuti gengivali ed orali
  • valutazione estetica in relazione alle aspettative del paziente
  • esecuzione della TAC Cone Beam
  • rielaborazione della TAC in un modello tridimensionale tramite un apposito software
  • spiegazione al paziente della pianificazione chirurgica in modo che egli sia perfettamente a conoscenza del tipo di intervento per lui più indicato in base alla sua situazione clinica.

Ascolta il Dr. Roberto che ti parla del carico immediato

Ascolta “Implantologia a Carico Immediato. Cosa prevede questa tecnica chirurgica?” su Spreaker.

Vantaggi dell’implantologia a carico immediato

pianificazione della tac
Pianificazione 3D della Tac
  • Il vantaggio principale è il tempo di attesa: non bisogna aspettare i classici 3/6 mesi come avviene nel carico differito. I nuovi denti vengono consegnati nel giro di 24 ore dopo l’intervento.
  • In pazienti portatori di protesi mobili non è necessario fare un secondo intervento di scopertura degli impianti.
  • Si preserva l’integrità dei tessuti gengivali esistenti.
  • Si estrae il dente e si inserisce subito l’impianto direttamente nell’alveolo post-estrattivo senza incidere la gengiva. In questo modo si mantiene la linea gengivale e ci permette di avere brutte cicatrici.
  • Bisogna sempre tenere presente che ogni qualvolta si tagliano e poi si scollano dei tessuti, tipo la gengiva, si interrompe la vascolarizzazione dei tessuti stessi e la guarigione avviene con un tessuto cicatriziale.
  • Un altro fattore importante per il preservare l’armonia dell’architettura dei tessuti gengivali e quindi l’estetica è l’innesto di biomateriale, osso artificiale, nello spazio tra l’alveolo e l’impianto, al fine di limitare il riassorbimento dell’alveolo stesso. Infatti se il dente viene estratto e non viene posizionato all’interno dell’alveolo alcun biomateriale, la porzione esterna dell’alveolo va incontro a riassorbimento. Si evita il riassorbimento osseo

L’esposizione dell’osso alveolare, secondo studi già pubblicati negli anni 60, pare porti al riassorbimento dello stesso.

Impianto posizionato in un sito post estrattivo
Impianto posizionato in un sito post-estrattivo

Per anni si è sempre pensato che posizionare un impianto in un sito post-estrattivo fosse tecnicamente molto difficile a causa della minore quantità di osso a disposizione, vista la presenza di un’area cava nell’osso stesso, cioè l’area che conteneva il dente.

La nostra esperienza ci ha dimostrato che anche in situazioni estreme, come nel caso di pazienti con osteoporosi grave, l’osso di qualità migliore si trova nelle zone in cui sono stati rimossi contemporaneamente dei denti residui.

Oggi, proprio grazie all’implantologia OnlyOne queste aree di osso pur ridotte, tipo nei pazienti con poco osso, possono essere sfruttate in maniera massimale. Si riducono edema e dolore post-operatorio

Non dobbiamo mai dimenticare che quando si scollano i tessuti gengivali si determina un trauma sui tessuti che porta ad edema ed a volte ematoma post-operatorio.
Evitando l’incisione e lo scollamento dei tessuti gengivali si riduce enormemente l’edema ed il dolore post-intervento.

Meno interventi chirurgici e più rapidi tempi di riabilitazione

Se dovessimo trattare un paziente con denti residui secondo i protocolli tradizionali, dovremmo prima estrarre i denti ed attendere la guarigione dei tessuti. In molti casi si dovrebbe poi passare ad una fase di riabilitazione provvisoria che dura per parecchi mesi con una protesi mobile totale, dentiera.

Questo porterebbe ad un notevole aumento dei tempi di riabilitazione ed inevitabilmente ad una contrazione dell’osso alveolare. Quest’ultimo, poi, dovrebbe essere in qualche modo ricostruito con ulteriori interventi per creare le condizioni di un’emergenza dei denti sugli impianti simile al naturale.

Ridurre il ricorso agli innesti ossei e alle tecniche di rigenerazione ossea

Inoltre queste tecniche, sia gli innesti ossei, che la rigenerazione ossea guidata, si sono rivelate dei protocolli poco predicibili. Ci può essere il rischio che col tempo sia l’osso innestato che quello ottenuto con tecniche rigenerative vadano incontro a problemi di riassorbimento.

Gli impianti dentali a carico immediato post-estrattivo sono ad oggi, a mio parere, la soluzione più evoluta e mini-invasiva nel panorama dell’Implantologia dentale.”

Le foto che seguono testimoniano come pazienti con parodontite avanzata e carie siano stati con successo riabilitati con interventi di implantologia dentale a carico immediato post-estrattivo utilizzando protocolli di chirurgia mini-invasiva OnlyOne.

Impianti dentali a carico immediato. Parodontite avanzata grave: la situazione iniziale PRIMA

Impianti dentali a carico immediato. Riabilitazione definitiva DOPO

prima PRIMA

Impianti dentali a carico immediato. Riabilitazione definitiva DOPO

prima PRIMA

Riabilitazione definitiva DOPO

Controindicazioni dell’implantologia a carico immediato

La condizione più comune che sconsiglia il protocollo di carico immediato è una scarsa qualità dell’osso, tipo in un paziente con grave osteoporosi.

L’osteoporosi non è una controindicazione all’implantologia dentale, ma spesso è difficile in questa situazione procedere al carico immediato in quanto in un osso osteoporotico non si può ottenere una buona stabilità primaria degli impianti.

Ricordiamo che non tutti i pazienti osteoporotici presentano un osso di qualità scarsa, con una Tac è possibile valutare la qualità ossea.

E’ possibile effettuare un Implantologia Totale?

Il termine implantologia totale nel mondo scientifico non viene utilizzato ma molti pazienti intendono l’implantologia totale come il trattamento delle due arcate, mandibola e mascella, contemporaneamente e in un unico intervento.

Noi consigliamo di trattare un’arcata per volta, in modo da potere trasferire in modo più preciso l’occlusione, ovvero il rapporto tra le due arcate, precedente all’intervento.

Un errato trasferimento dei rapporti occlusali può danneggiare tutto il sistema stomatognatico e compromettere sia la funzionalità che l’estetica del paziente. Le disfunzioni stomatognatiche possono portare a disturbi all’articolazione temporo-mandibolare in grado, alle volte, di generare squilibri posturali più o meno gravi.

E se ti hanno detto che hai poco osso?

Molti pazienti si presentano alla nostra osservazione, dopo avere fatto altre visite, riferendoci che è stata diagnosticata loro una mancanza di osso. Questi pazienti sono convinti dell’impossibilità di intervenire con l’implantologia dentale.

Vogliamo puntualizzare che:

la panoramica dentale non è sufficiente per verificare mancanza di osso. L’unica indagine radiologica che permette al chirurgo di conoscere l’altezza precisa e lo spessore dell’osso a disposizione per l’inserimento di un impianto dentale è la TAC.

Pianificazione della tac
Pianificazione della tac

Come avviene l’intervento?

Durata dell’intervento

L’intervento in genere può durare 30 minuti, nel caso di un singolo impianto; può durare fino ad un massimo di 2/4 ore per un’arcata completa in un caso clinico di paziente con poco osso.

La fase dell’inserimento degli impianti

  • In sedazione cosciente, se hai dei denti residui, questi verranno estratti e subito dopo inseriti gli impianti dentali. Nel caso tu non abbia denti residui, per esempio sei un portatore di protesi, ti verranno posizionati immediatamente gli impianti.
  • Gli impianti verranno poi stabilizzati con un’apposita chiave dinamometrica. La forza di avvitamento dovrà essere almeno 35 newton per poter procedere con il carico immediato.
  • Dopo avere inserito tutti gli impianti gli alveoli post-estrattivi, le cavità ossee che contenevano le radici dei denti, ti verranno riempiti di biomateriale. Anche le zone dove l’osso si è eventualmente riassorbito ti verranno ricostruite con lo stesso biomateriale. Questo fa si che l’architettura delle tue gengive si mantenga armonica ai fini estetici. Questo tipo di tecnica si usa nel caso si vogliano fare uscire i denti dalle gengive del paziente. Questi innesti di osso non vengono utilizzati nel caso in cui i denti vengano fatti emergere da una finta gengiva artificiale come All-on-4® o barra di Toronto.
  • Si procede poi con i punti di sutura.

Durante l’intervento sentirò dolore?

Sarai costantemente sotto il controllo di un medico anestesista che ti somministrerà, in base alla tua situazione clinica e al tuo stato di agitazione, dei farmaci specifici. Nei casi più semplici, verranno usati dei comuni tranquillanti per bocca ad esempio farmaci come le benzodiazepine.

Se invece l’intervento sarà più lungo l’effetto sedativo sarà ottenuto tramite via endovenosa, per lenta perfusione. Scopri di più sulla sedazione cosciente

intervento

Alla fine dell’intervento

L’intervento è finito. Verrai lasciato risposare per alcuni minuti in poltrona. Ti verrà poi presa l’impronta che sarà consegnata all’odontotecnico che preparerà i denti provvisori. 24 ore dopo ti verrà avvitato un provvisorio sugli impianti che simulerà i tuoi denti naturali.

A distanza di 12/14 giorni ti saranno rimossi i punti di sutura ed insegnate le tecniche di spazzolamento.

Dopo circa 6/8 mesi, a guarigione completa dei tessuti, ti verranno prese le impronte per la riabilitazione protesica definitiva.

Potrò mangiare normalmente dopo?

Certamente, i tuoi nuovi denti fissi, avvitati sugli impianti a poche ore dal loro inserimento, ti consentiranno da subito di riprendere la naturale masticazione. Ti verrà richiesto solo di non masticare per un paio di mesi cibi troppo duri, questo per non compromettere il naturale processo di guarigione degli impianti nell’osso.

mangiare

La tua protesi provvisoria fissa ti sarà poi sostituita dopo 6-8 mesi con una protesi definitiva in titanio-composito o zirconio-ceramica, esteticamente e funzionalmente di qualità più elevata.

Per vedere i nostri casi clinici prima e dopo clicca qui.

Quali sono i rischi dell’intervento?

implantologia a carico immediato rischi

Se l’intervento viene eseguito correttamente l’insorgenza di rischi è estremamente limitata. Nella mandibola, data la presenza del nervo alveolare inferiore, in casi rari possono avvenire lievi parestesie del labbro che potrebbero durare alcune settimane.

Esiste un limite di età per poterlo fare?

Se il paziente è in buona salute non esistono limiti di età, ferme restando le controindicazioni generali per l’implantologia.

Qual è la durata di un Implantologia carico immediato e la percentuale di successo?

La percentuale di successo varia tra il 92 e il 98% e dipende da diversi fattori:

  • la manualità ed esperienza del chirurgo che opera
  • la zona in cui sono stati posizionati gli impianti
  • la tipologia degli impianti utilizzati
  • la qualità dei tessuti gengivali che circondano gli impianti
  • i controlli periodici da parte del paziente stabiliti in base al grado di collaborazione nel mantenere una corretta igiene orale

Prezzi degli impianti a carico immediato

I prezzi per l’implantologia a carico immediato possono variare in base a diversi fattori, tra cui il numero di impianti necessari, la posizione dell’impianto nel mascellare o mandibolare, la qualità dell’osso disponibile. In generale, i prezzi per l’implantologia a carico immediato possono essere più alti rispetto a quelli per l’implantologia tradizionale a causa della maggiore complessità della procedura.

Quando un paziente accede ad internet alla ricerca dei prezzi di un impianto o per farsi un’idea sui costi di un intervento di implantologia dentale, si trova spesso a leggere e confrontare cifre molto discordanti.

prezzi

Normalmente i prezzi dipendono da:

  • tecnica chirurgica utilizzata
  • se protesicamente si esegue una flangia di gengiva finta
  • qualità e numero di impianti che vengono inseriti
  • materiali con cui vengono realizzati sia i provvisori che le riabilitazioni definitive: zirconio-ceramica, titanio-composito, resina.

Nella nostra Clinica i prezzi possono cambiare in base alla complessità dell’intervento: i pazienti con parodontite e poco osso, ad esempio, sovente necessitano di ricostruzioni gengivali e ossee.

Molto importante!

Un preventivo va sempre personalizzato.

Raccomandazioni e consigli sui costi degli impianti

  • Preventivi “online” con la sola panoramica dentale. Una visita accurata potrà sicuramente chiarire in modo più adeguato la vostra situazione clinica ed il tipo di intervento da effettuare.
  • Informatevi su come avverrà dell’intervento che dovrete affrontare. Chiedete ogni fase
  • Siate chiari e dite subito che tipo di riabilitazione desiderate.
  • A questo punto, dopo la visita, chiedete un preventivo dettagliato del costo totale dell’intervento richiesto.
  • Quando consultate i diversi forum, dove si descrivono le esperienze di persone sconosciute, siate prudenti. Quello che è stato appagante per alcuni, potrebbe non accontentare voi.

Tecniche di implantologia a carico immediato

Implantologia All on four® o All on six®

All on 4® e All on 6® sono dei protocolli a carico immediato per riabilitazione di arcate complete che prevedono l’inserimento di 4 impianti nell’arcata inferiore e 4/6 impianti nell’arcata superiore.

all on four
All on four

Sono indicate per pazienti completamente senza denti o con denti irrecuperabili da estrarre. Come potete notare nella foto è una riabilitazione che prevede una dentiera avvitata sugli impianti con una flangia di gengiva finta.

Per maggiori informazioni sull’implantologia All on four® All on six® clicca qui.

Implantologia OnlyOne®

  • Intervento non invasivo.
  • Gengiva naturale e non gengiva artificiale
  • Per pazienti con poco osso
implantologia estetica onlyone
Implantologia Estetica OnlyOne®

Scopri di più sull’Implantologia OnlyOne®

Implantologia non a carico immediato, ma perché alcuni dentisti la preferiscono?

Non sono pochi i dentisti che ancora sono contrari al carico immediato. Sono fedeli ai concetti dell’implantologia tradizionale stilati dal Prof. Branemark. Questi criteri sostengono sia necessario attendere i tempi di osteointegrazione, da 3 a 6 mesi, prima di posizionare sugli impianti inseriti una protesi provvisoria o definitiva.

L‘osteointegrazione degli impianti, secondo questa teoria, potrebbe essere compromessa dal carico masticatorio nei primi 3-6 mesi dal loro posizionamento.

Rispettiamo questa opinione ma…

Rispettando questa loro opinione, vorremmo sottolineare come numerosissimi studi in letteratura, sin dalla fine degli anni 90, hanno dimostrato invece che gli impianti dentali si possono osteointegrare anche se non vengono sommersi e se viene posizionata sugli stessi una protesi dopo pochi giorni dal loro inserimento.

Quale era la novità dei risultati di questi studi?

Questi ultimi studi hanno dimostrato che, la cosa più importante per procedere con il protocollo di carico immediato, è che quando un impianto viene inserito nell’osso abbia da subito una buona stabilità, definita primaria.

Una volta accertata, tramite un apposito strumento, una buona stabilità primaria, non vi sarà differenza alcuna tra carico immediato e carico differito.

La percentuale di successo degli impianti dentali inseriti con il carico immediato, come abbiamo già scritto sopra, sarà perfettamente sovrapponibile alla percentuale di successo di un paziente riabilitato secondo il protocollo tradizionale, carico differito.

Domande e risposte sull’implantologia a carico immediato

Quando si può fare il carico immediato?

Questa tecnica, effettuabile in presenza di adeguate condizioni ossee, permette di applicare una protesi provvisoria entro 24 ore dall’inserimento degli impianti. Questo approccio è particolarmente apprezzato in quanto riduce i tempi di attesa e migliora immediatamente l’aspetto estetico e la funzionalità masticatoria del paziente.

Cosa mangiare con impianti a carico immediato?

Nei giorni successivi all’intervento, è consigliabile adottare una dieta morbida che non solleciti eccessivamente gli impianti appena posizionati. Alimenti come zuppe, puree, frullati proteici o cereali cotti sono ideali. Gradualmente, potrete reintrodurre cibi più solidi seguendo sempre le indicazioni fornite dal vostro dentista.

Quanto dura un impianto dentale a carico immediato?

La durata di un impianto a carico immediato è paragonabile a quella degli impianti tradizionali, arrivando a durare molti anni. Tuttavia, la sua longevità dipende anche dalla cura e dalla manutenzione post-operatoria. È fondamentale seguire tutte le indicazioni igieniche fornite dallo specialista e sottoporsi a controlli periodici.

Implantologia a carico immediato sentirai dolore?

Il post-intervento di un’implantologia a carico immediato potrebbe comportare un lieve disagio nei primi giorni. Tuttavia il dolore dovrebbe risultare controllabile con l’uso di analgesici e destinato a regredire in brevissimo tempo.

Hai la parodontite. Puoi procedere ad un implantologia a carico immediato?

Se la malattia è ormai avanzata e non c’è più la possibilità di salvare i denti residui puoi mettere gli impianti e riabilitare il tuo sorriso in 24 ore. Leggi di più in questo articolo e nelle testimonianze dei nostri pazienti

VUOI AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI? CONTATTACI!

"*" indica i campi obbligatori

Hidden
Senza Titolo*
Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.