Sono dei sostituti artificiali della radice di un dente che, una volta inseriti nell’osso, sono in grado di supportare una corona protesica.
Gli impianti dentali sono utilizzati per sostituire un dente perso o la mancanza congenita di un dente naturale. Il contemporaneo inserimento di più impianti dentali può sostenere un’arcata dentale completa. Un impianto dentale completo si compone di tre parti:
impianto, detto anche fixture: la parte che si inserisce nell’osso. Vite
La forma
Abbandonate oramai le forme obsolete degli impianti dentali, la tipologia più utilizzata oggi è quella dell’impianto dentale a forma cilindrica e/o tronco conica, che richiama la forma naturale della radice di un dente. Questo impianto è munito di filettature o spire, tipo vite, che hanno lo scopo di aumentare la superficie di contatto con il tessuto osseo e facilitare il processo di osteointegrazione. Recentemente è emerso che l’utilizzo di abutment con diametro minore rispetto alla fixture inserita nell’osso, sistema di connessione interna, crea un’ adesione della gengiva all’impianto che è nettamente maggiore rispetto alla connessione esterna classica.
Le dimensioni
La fixture può avere dimensioni che variano da 3 a 6 mm. di diametro. La lunghezza è compresa tra i 7 e i 18 mm. Gli impianti da 5 a 8mm. si definiscono corti.
I materiali
Il materiale comunemente usato per l’impianto dentale che si inserisce nell’osso è il titanio, che ha dimostrato di essere molto resistente alle forti sollecitazioni meccaniche della masticazione. Ha il vantaggio, inoltre, di essere un materiale biocompatibile, in grado cioè di non suscitare nell’individuo fenomeni di rigetto.
Per la parte protesica definitiva si utilizzano comunemente corone in titanio-composito o zirconio-ceramica. Le corone provvisorie sono costituite invece da resine composite.
Nelle zone della bocca più problematiche, esempio quelle molari, il tempo richiesto può aumentare. L’intervento può protrarsi a seconda anche della complessità del quadro clinico, per la presenza, ad esempio, di un canino incluso.
Deficit della risposta immunitaria
Malattie neurologiche gravi: Parkinson, Alzheimer, ictus
Malattie autoimmunitarie: artrite reumatoide, Lupus Eritematoso Sistemico
Gravi disturbi della coagulazione del sangue
Gravi patologie delle mucose orali
Richiede una sala specificamente attrezzata e in certe situazioni, pazienti che necessitano di grosse riabilitazioni, pazienti con patologie a rischio, di età avanzata o particolarmente ansiosi, la presenza di un medico anestesista per la sedazione cosciente.
Le difficoltà e i tempi di un intervento chirurgico di posizionamento degli impianti dentali possono variare:
in base alla gravità del caso clinico.Esempio parodontite avanzata
nei casi in cui l’osso sia molto scarso. Ad esempio in queste situazioni si potrebbero individuare delle aree di osso tramite l’ausilio della pianificazione chirurgica digitale, chirurgia computer guidata
in base al protocollo chirurgico utilizzato dal medico implantologo. Ad esempio la scelta di soluzione con All on 4 con falsa gengiva e denti in resina, oppure OnlyOne, con denti in zirconio-ceramica che emergono dalle gengive naturali
L’utilizzo del titanio non ha mai generato nell’uomo fenomeni di rigetto. Il titanio è un materiale biocompatibile, cioè in grado di essere considerato dal nostro sistema immunitario come parte del corpo umano.
Con il progredire del numero di interventi di Implantologia Dentale nel mondo, le confortanti percentuali di successo degli anni passati che parlavano del 99% nella mandibola e del 96-98% nel mascellare superiore, a nostro parere, vanno riviste.
Segnaliamo infatti che la perimplantite, processo infiammatorio distruttivo dei tessuti intorno all’impianto inserito, è in costante aumento e con essa anche il rischio di perdita degli impianti dentali.
La percentuale di successo implantare per questa ragione può variare a seconda:
della cura del paziente nel rispettare una puntuale igiene domiciliare ed a sottoporsi ai controlli programmati post-intervento
La risposta è sì:
Per una scarsa densità ossea nella zona da trattare
Per una mancata igiene orale da parte del paziente dopo l’intervento di Implantologia
Il posizionamento degli impianti dentali immediatamente dopo l’estrazione di denti con infezioni non è assolutamente una controindicazione.
Il Dr. Roberto Villa nel 2005 e poi nel 2007 in 2 studi pubblicati su riviste internazionali ha dimostrato che è possibile posizionare degli impianti dentali a carico immediato nelle stesse aree di denti affetti da parodontite o granulomi con percentuali di successo elevatissime.
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